Io non son di quelli caduti con onore
per un gesto d’eroismo guardando dritto il sole
sono andato come tanti anonimo in un letto
un uomo che malato perse ogni rispetto
Ma poiché non vi fu modo di dire ciò che penso
la morte non aspetta di certo alcun consenso
per quel tempo già passato lascio dunque testamento
affinché sia chiaro a tutti il mio convincimento
Non ho mai capito da dove arrivi la certezza
di certe persone e la loro freddezza
nel giudicare cose di cui tutto si ignora
con chi abbiano parlato di chi riportan la parola
Per questo fui ribelle in vita ai dogmi e ai portatori
di liete novelle e nuovi salvatori
per questo rifiutai qualsiasi identità
che non mettesse in dubbio la propria verità
Nel tempo del mio male imparai ad ascoltare
le inflessioni nel parlare di medici e di suore
eppur che era finita nessuno mai lo ammise
ma capii un giorno che il primario mi sorrise
Da allora tutte le cure per me divennero veleno
così il temporale prese il posto del sereno
la mente non accetta che la macchina sia stanca
ed il corpo si rifiuta di obbedire alla comanda
Che andare fa paura e il distacco fu uno strazio
ma ad ogni insinuazione non voglio dare spazio
avrei vissuto altri cent’anni se avessi potuto
ma il destino era segnato e per questo chiesi aiuto
Pregai la morte divina ma nessuno mi ascoltò
chiesi la morte dalle mani ma nessuno mi ascoltò
fino a una mattina nera in cui avvenne l’inatteso
il male accelerò a sollevarmi dal mio peso
E i giorni della fine non furono i più belli
che crepare di malanni non è cosa da pivelli
per questo io lo affermo oppure lo confesso
io lo chiesi mille volte che morir fosse concesso
E come andò ve lo risparmio anche per cortesia
che i particolari è meglio che rimangano in corsia
di fatto io spirai e vi assicuro con dolore
ma non so se il particolare mi renda migliore
Io non volli viver morto o aspettarla ogni mattina
e alla sofferenza vana ho preferito la morfina
ora che tutto è finito ora che sembra tutto taccia
vorrei dire che eutanasia per me non è una parolaccia
Se fui un peccatore oppure un uomo vile
me lo dirà il signore con il vento d’aprile
ma sin dal primo istante io con chiarezza vidi
che l’unica ricchezza mia era libertà.
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