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canzone degli assenti

from CANZONI DI SPESSORE by Flavio Pirini

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about

testi e musiche Flavio Pirini

voce Flavio Pirini
chitarre Ermanno Fabbri
basso Fabrizio Catinella
batteria Alessio Pacifico
piano Mell Morcone
violino Martino Pellegrini

lyrics

C’era un muro con incisa una foglia di maria
un viale che sembrava sera in galleria
c’era una bambina che andava in piedi sulla bici
un cancello che alla sera stava chiuso
C’eran rovi che d’estate si riempivano di more
una casa chiamata macallè
c’eran temporali e dopo la brughiera tutta in fiore
uno scialle gli stivali nella neve

C’erano fuochi estivi con pannocchie ad arrostire
c’eran gambe e minigonne da tennista
c’erano cani che vivevano all’aperto anche d’inverno
un ponte della guerra in mezzo al bosco
C’era un pullman che portava i ragazzini verso scuola
un barbiere proprietario di una sport
c’erano platani a velare la luce dei lampioni
operai che giocavano a pallone

Quindi niente che ti possa davvero interessare, solo cose che c’erano e non sono più
niente che ti possa davvero raccontare, solo cose che non sono più.

Una seicento ferma ma dimenticata aperta
una guardia in bicicletta con la faccia storta
c’era un adesivo rosso sul cancello della via
c’erano motorini in cui si andava in due
C’erano pipistrelli a intermittenza sotto i fari
una piccola pineta dove andarsi a rifugiare
c’era musica rubata e altra ancora da inventare
c’erano baci e lutti e addii

C’erano porte con i vetri fissati con lo stucco
c’erano cartoline appese con gli auguri di natale
c’erano viaggi disastrosi per chissà quali concerti
poi mattine al bar della stazione
C’erano madri d’altri tempi di troppa ingenuità
un incrocio coi suoi morti e i suoi dolori
c’erano cattiverie e soprusi e fughe
c’erano forti i rumori del silenzio

Quindi niente che ti possa davvero interessare, solo cose che c’erano e non sono più
niente che ti possa davvero raccontare, solo cose che non sono più.

C’era uno strumento ostile per un ostinato
c’erano panchine elette ad aula del senato
c’era grandi solitudini senza motivo
c’erano rami scuri fuori le finestre
C’erano cortecce e legnacci e spine nelle mani
c’erano vespe e lucciole e grilli
c’erano televisori buttati giù per il fossato
c’era polvere di terra e pirite

C’erano tappi di birra messi via come tesori
monete schiacciate sui binari
c’erano parcheggi vuoti immersi nella notte
c’era vino trangugiato controvoglia
C’erano foglie cadute bagnate dalla pioggia
c’era fumo di erba e tabacco
c’eran mani ancora giovani ma sporche di nero
e amori gelati nei boschi

C’erano mucchi di terra ai lati della strada
c’erano sandali e scarpe risuolate
poi maglioni da mercato passati dai fratelli
la testa di drago alla fontana
C’erano pallonate in faccia in mezzo alle risate
c’erano rabbie che spingevano sul muro
c’erano sguardi di ragazze che fermavano il respiro
c’erano visi giovani per sempre

Quindi niente che ti possa davvero interessare, solo cose che c’erano e non sono più
niente che ti possa davvero raccontare, solo cose che non sono più.

credits

from CANZONI DI SPESSORE, released January 21, 2014

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about

Flavio Pirini Milano, Italy

Cantautore, attore. Scrive canzoni serie anche allegre e canzoni comiche anche amare.

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